Patologie Trattate
Il mal di testa o cefalea, è un sintomo molto frequente e spesso invalidante, che incide frequentemente sulle normali attività lavorative e interessa circa 10 milioni di italiani. Quante forme di cefalea conosciamo? Fondamentalmente due forme: cefalee primarie e secondarie. Le cause della cefalea primaria non sono sempre specifiche e immediatamente identificabili, spesso sono legate a fattori ambientali, a scorrette abitudini di vita o a modificazioni ormonali. Le più frequenti sono: l’emicrania, la cefalea tensiva, la cefalea a grappolo. L’emicrania è presente nel 14,4% della popolazione mondiale, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne (18,9%) rispetto agli uomini (6,8%)
Può durare poche ore o persino giorni, con sintomi variabili da soggetto a soggetto, che possono essere in molti casi insopportabili: dolore pulsante, nausea, vomito, sensibilità alla luce e ai suoni. Talvolta l’emicrania è preceduta da alcuni segnali, come lampi di luce o formicolio alla gamba o al braccio. Mentre la cefalea tensiva è tra le più comuni forme di cefalee primarie, con una prevalenza nella popolazione generale tra il 46% e il 78%, lievemente maggiore nel sesso femminile. La cefalea secondaria è un sintomo di altre malattie dell’encefalo (infiammazioni, infezioni, malformazioni vascolari, tumori) e della colonna cervicale.
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Le forme più comuni sono: la Cefalea tensiva, l’emicrania e la cefalea a grappolo. Inoltre bisogna precisare che la classificazione delle cefalee risulta molto ampia in quanto sono presenti diverse forme patologiche secondarie ad altre malattie e/o sostanze.
Vista l’eterogeneità del mal di testa, è spesso difficile risalire alla causa scatenante, ma nella maggior parte dei casi si risolve in poche ore. Chiaramente esistono anche forme di cefalea dipendenti da altre patologie dove la risoluzione risulta più problematica.
